Motto

Il mio motto è : DISLODGE

19 febbraio 2010

Schiavitù


Lo schiavismo è quel sistema sociale ed economico che si avvale della schiavitù. La schiavitù è la condizione per cui un individuo rimane privo di tutti i diritti di persona libera e viene considerato come proprietà di un altro individuo.

SCHIAVITU' DI IERI E OGGI!

Quando, ai tempi dell'Imperialismo ottocentesco, riprese la corsa all'espansione dei paesi europei (soprattutto verso l'Asia e l'Africa), lo schiavismo aveva ormai le gambe tagliate. Verso la metà dell'Ottocento i governi occidentali si erano messi d'accordo di considerare il trasporto di schiavi come atto di pirateria. Si era fra l'altro diffusa la convinzione illuminista che un servo libero potesse in qualche modo portare migliori servizi rispetto ad uno schiavo.

Nonostante gli enormi progressi raggiunti dall'abolizionismo, la condizione di schiavitù viene purtroppo vissuta ancora ai giorni nostri in un gran numero di paesi molto diversi tra di loro, in quanto possono essere paesi sia in via di sviluppo, sia industrializzati. Se da una parte il fenomeno è sulla difensiva, dall'altra è in indiscutibile espansione. Le varie stime sui dati della schiavitù al giorno d'oggi presentano clamorose differenze, dovute presumibilmente alle diverse accezioni del termine di schiavismo: a seconda delle fonti si registrano indicazioni oscillanti tra le decine e le centinaia di milioni di schiavi. L'associazione umanitaria internazionale Terre des hommes (2006) ritiene che a livello mondiale, il numero delle persone schiavizzate sia di dodici milioni. Sta di fatto che il fenomeno della schiavitù in senso stretto è ancora realtà.


FORME DI SCHIAVITU' OGGI

La maggior parte fenomeni di schiavitù ricorrono oggi, secondo Terre des hommes, nel subcontinente indiano e zone confinanti. Infatti, i governi locali non riescono ad applicare le normative ufficiali, perché in questi paesi esiste ancora la possibilità di nascere schiavi in virtù dei debiti non estinti da parte dei genitori, e successivamente ereditati. Questo avviene per esempio e nello specifico nel Pakistan, dove si procede a matrimoni di sangue , oppure in Afghanistan, dove le bambine vengono vendute quali pagamento di un debiTO.


24 gennaio 2010

Il "problema acqua" nel mondo


LA DISPONIBILITÀ' di risorse idriche e l possibilità di accedervi da parte di tutti sono tra i principali temi trattati al vertice di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile. Ecco i numeri del 'problema acqua' nel mondo.

DOVE SI TROVA: L'acqua copre circa i 2/3 della superficie terrestre, ma la maggior parte di essa è troppo salata per essere utilizzata dall'uomo per fini alimentari o agricoli. Solo il 2,5% dell'acqua, in tutto il mondo, non è salata, ed i 2/3 di essa si trovano ai Poli e nei ghiacciai e sono, quindi, inutilizzabili.

QUANTA NE ABBIAMO E COME LA UTILIZZIAMO: Gli esseri umani hanno complessivamente a loro disposizione lo 0,08 per cento di tutta l'acqua della terra, ma nel prossimo ventennio il consumo di acqua non salata è destinato a crescere almeno del 40 per cento. Il 70 per cento dell'acqua di cui disponiamo viene utilizzato in agricoltura, ma il Consiglio mondiale delle acque sostiene che da qui al 2020 per sfamare il mondo sarà necessario avere almeno il 17 per cento in più dell'acqua attualmente disponibile, diversamente sarà il disastro.

CHI CE L'HA, CHI INVECE NO: Al momento, 968 milioni di persone sono prive di accesso a fonti di acqua pulita; secondo i dati del rapporto 2002 delle Nazioni Unite sullo sviluppo mondiale, il 33% della popolazione mondiale non ha accesso all'acqua potabile. L'ONU si propone di dimezzare entro il 2015 la percentuale della popolazione mondiale che non ha accesso all'acqua. I dati disponibili suggeriscono invece che tale quota è in aumento: se nel 1995 ben 436 milioni di persone in 29 paesi hanno avuto problemi di approvvigionamento idrico, entro il 2025 - stima la Banca Mondiale - questo problema riguarderà 48 paesi, per un totale di 1,4 miliardi di persone.





DOVE MANCA DI PIÙ'
: Nel 2035, sempre secondo la Banca Mondiale, 3 miliardi di persone vivranno in Paesi con problemi idrici. In base ai dati del programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, l'area più colpita sarà l'Asia occidentale, che include la Penisola araba, con oltre il 90% della popolazione senz'acqua. Notevoli le differenze nell'accesso alle risorse idriche tra città e campagne nei Paesi in via di sviluppo. L'Unicef calcola che nell'Africa sub sahariana solo il 39% della popolazione dispone di acqua potabile contro il 77% della popolazione urbana.

NON SOLO FAME, MA ANCHE SALUTE: L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il 19% delle morti per malattie infettive sia dovuto alla scarsità di acqua. nel decennio 1980-1990 una nuova teoria di reidratazione ha salvato tre milioni di bambini da morte certa per malattie infantili come la diarrea.

COSA SERVE PER RENDERLA DISPONIBILE A TUTTI, COSA SI FA IN CONCRETO: Secondo il programma delle Nazioni Unite per l'acqua (World Water Assessment Programme) ammonterebbero a 180 miliardi di dollari l'anno per trent'anni gli investimenti minimi per garantire la sicurezza idrica a livello mondiale. Attualmente gli investimenti in questo settore sono di 70-80 miliardi di dollari l'anno.

15 gennaio 2010

Hachiko

Hachiko, il cane che con la sua lealtà ha commosso il mondo



Diretto da Lasse Hallstrom, Hachiko è un racconto che parla di lealtà e affetto incondizionato ed è ispirato a una storia vera che ha commosso il mondo: nel 1925, a Tokyo, un cagnolino di nome Hachiko non trovò il suo padrone alla stazione del treno dove lo accompagnava ogni mattina. L'uomo, un professore di agraria, aveva avuto un ictus mentre era all'università. Da quel giorno, e per i successivi 10 anni, il cane si recò ogni giorno davanti alla stazione. I pendolari impararono a conoscerlo e a prendersi cura di lui.

Tra questi anche un ex allievo del suo padrone che sulla vicenda iniziò a scrivere degli articoli. Fu così che la storia di Hachiko divenne popolare al punto che i cittadini di Tokyo eressero una statua di bronzo del cane nel punto esatto dove aspettava ogni giorno il suo padrone, davanti alla stazione Shibuya: una statua eletta a luogo d'incontro dai giapponesi.

Nel film, Gere, interpreta un professore di musica costretto ad una vita da pendolare. Un giorno, per caso, s'imbatte in un cucciolo di razza akita che porta al collo una medaglietta con l'ideogramma dell'8 che in lingua nipponica si legge hachi, da cui nasce il nome del cagnolino.

Tra i due nasce un fortissimo legame che neppure la moglie del professore, dapprima immune dal fascino dell'animale, riesce a ignorare.